28 Agosto 2020

DURON, LA VALLE INCANTATA DELLE DOLOMITI

di: Girovagando in Trentino

Con l’Accompagnatore di media montagna Giuliano Pederiva percorriamo la Val Duron, un perla incastonata fra i gruppi dolomitici del Sassopiatto e del gruppo del Catinaccio.

Dal rifugio Micheluzzi prendiamo la comoda strada sterrata fino a raggiungere i primi sentieri che conducono verso il lago d’Artermoia oppure verso la val di Tires e quindi l’Alpe di Siusi e il parco dello Sciliar. Giuliano Pederiva ci descrive le innumerevoli possibilità escursionistiche ed alpinistiche nonché la diverse proposte che riguardano il mondo bike.

La val Duron è un Sito di Importanza Comunitaria ed assume anche una notevole importanza dal punto di vista geologico in quanto buona parte delle sue rocce sono di origine vulcanica mentre l’ambiente circostante è caratterizzato da montagne calcaree e di Dolomia.

Questo ambiente rappresenta infine un giacimento culturale importante dove è attiva ancora la pratica dell’alpeggio, con la presenza di una simpatica mandria di vacche da ingrasso di razza Highland, contadini intenti al taglio del fieno e simpatici cavalli Haflinger.

Facciamo pertanto tappa anche presso la baita di Alberto Russo, una guida equestre che organizza dei trekking a cavallo per esperti lungo questi sentieri dolomitici. Alberto ci parla della sua attività che si caratterizza per la presenza in estate su queste montagne, mentre l’inverno lo vede protagonista di esperienze simili dall’altra parte del globo, ovvero in Patagonia nelle estreme periferie meridionali dell’Argentina.

Torniamo quindi verso valle per una sosta e un ottimo pranzo presso il rifugio Micheluzzi.

Gestito dalla famiglia Bernard, il rifugio è un vero e proprio simbolo dell’ospitalità montana della val di Fassa con alcune stanze ben arredate all’interno di una cornice davvero unica che fa di un soggiorno a queste quote un’esperienza altrettanto unica.

Nadia Bernard, esperta somellier e direttrice di sala, ci parla della cucina tradizionale ladina e degli abbinamenti con i grandi vini delle montagne dolomitiche. Il rifugio è anche l’ideale per delle pause e delle merende che si accompagnano egregiamente all’attività sportiva e ricreativa all’interno di un contesto naturalistico che ha pochi eguali.

Siamo poi a Predazzo per prendere visione di una delle più importanti novità dell’estate lungo le valli dell’Avisio: il nuovo biolago in locali Fontanelle.

Lo specchio d’acqua, ci spiega l’addetto alla sicurezza Stefano Bettin, rappresenta di fatto una sorta di piscina naturale che utilizza un sistema ecologico di pulizia e rigenerazione. Il biolago si propone come un luogo di quiete per momenti di relax, per piccole nuotate oppure per riposanti letture sul prato che circonda il piccolo centro lacustre.

Chiudiamo la nostra giornata in compagnia di Davide Stoffie, direttore della Marcialonga, per presentare la Running coop, la corsa di 26 chilometri da Moena a Cavalese lungo la pista ciclabile che si svolgerà il 6 settembre prossimo.

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