21 Agosto 2020

TONALE-PONTEDILEGNO-PRESENA: EMOZIONI IN QUOTA

di: Girovagando in Trentino

Il passo del Tonale offre una serie davvero incredibile di possibilità sportive ed alpinistiche.

Una di queste, come ci spiega Vania Zampatti del Consorzio Pontedilegno-Tonale, è rappresentata dal Sentiero dei Fiori. Si tratta di un trekking giornaliero organizzato dalle Guide Alpine Valle-Camonica Adamello e dalle Guide Alpine Val di Sole con ritrovo presso la cabinovia per Passo Paradiso di buon mattino e rientro nel pomeriggio.

Il percorso è attrezzato anche con tratti aerei sostenuti da funi che consentono al visitatore un approccio conoscitivo rispetto ad un tema storico. Qui infatti si sviluppò il lungo fronte in quota che vide opporsi l’esercito italiano e quello austroungarico nel corso della prima guerra mondiale.

Per la cronaca ricordiamo che da queste località ha inizio anche il Sentiero della Pace, istituito dalla Provincia autonoma di Trento e che prevede, in ben 30 tappe, l’attraversamento di tutto il fronte di guerra con arrivo a San Martino di Castrozza in Primiero.

Ci immergiamo poi nella dimensione bike visitando l’apposito parco attrezzato lungo le piste di passo del Tonale in compagnia dello Specialist Sergio Battistini il quale ci illustra i diversi Trail a disposizione degli sportivi impegnati in questo specifico settore.

Con Vania Zampatti descriviamo le innumerevoli possibilità escursionistiche e naturalistiche che si sviluppano lungo il ghiacciaio della Presena con i collegamenti d’alta montagna che conducono verso il complesso dell’Adamello che è possibile ammirare nella sua integrità dall’arrivo in quota della funicolare.

Al termine del primo troncone degli impianti, Vania ci accompagna in una curiosa galleria che ci introduce nei misteri e nelle difficoltà della vita al fronte nel corso di questo tragico conflitto.

Il ghiacciaio della Presena e le montagne attorno al Tonale rappresentano il versante trentino di una destinazione che si completa in Lombardia e che comprende Ponte di Legno, una località alpina che rientra nella Valle Camonica in provincia di Brescia.

Siamo poi a Forte Strino, sopra a Vermiglio, in compagnia di Felice Longhi, storico e responsabile della struttura.

Questa costruzione ricorda le architetture fortificate di fine Ottocento che l’impero austroungarico edificò a scopi difensivi. Uscita indenne dal conflitto mondiale, alcuni settori della struttura vennero utilizzate per la ricostruzione di Vermiglio, comune distrutto nel corso della guerra.

Scendiamo poi verso valle per visitare il Bioagriturismo Maso Celesta dove di attende Debora Daldoss.

Il locale rispetta perfettamente le architetture tradizionali, ma l’aspetto che più salta agli occhi è il grande legame con l’azienda agricola che consiste, innanzitutto, in una piccola stalla di vacche da latte di razza Pezzata rossa.

Si tratta di animali particolarmente adatti alla vita in montagna ed al pascolo che sono perfettamente visibili dai locali dell’agriturismo grazie ad una grata in vetro che mette in comunicazione visiva l’ospite con la stalla stessa.

Il menù e la disponibilità dei gestori offrono quindi la possibilità per un pranzo o una cena conoscitiva sia dei prodotti del territorio sia della vita dell’allevatore di montagna.

Concludiamo la nostra giornata presso i laghetti di Vermiglio con una pausa rigenerante. In questa località incontriamo Sofia Panizza, coltivatrice di piante officinali, che ci parla dei suoi trasformati e della curiosa tecnica di accrescimento della piante che ricorre addirittura alla musica di Mozart.

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