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27 Maggio 2014

Sentieri di pace in Val di Genova

di: Alessandro Vaccari

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Nel Parco Naturale Adamello Brenta si stanno ultimando i percorsi della Grande Guerra. Anche qui, come su tutto il territorio trentino, la guerra fu cruenta e visse numerosi capovolgimenti di fronte.

La Val Rendena fu sempre un zona austriaca presidiata, assediata dagli italiani che risalivano dal versate della Val Camonica, appostandosi sull’Adamello nella zona di Lago Scuro (più o meno la zona del rifugio Città di Trento al Mandron) e delle Lobbie. In mezzo, il corno di Cavento a fare da cuscinetto, tanto che la dominazione su questo tratto di montagna si alternò più volte.

La Val di Genova , di solito meta straordinaria dal punto di vista paesaggistico, sta riscoprendo in questo periodo i sentieri di guerra, che venivano prevalentemente utilizzati per i rifornimenti dei soldati in quota e per il controllo del territorio.

Il primo percorso è denominato Sbarramento di Fontanabona. E’ un percorso che parte dal fondovalle, dall’Antica Vetreria di Carisolo, chiamata così perché per tutto l’ottocento aveva ospitato l’opera degli artigiani del vetro. Questo edificio fungeva da dislocazione dell’infermeria, delle salmerie e da supporto logistico. Da questo luogo, dominato dalla soprastante Chiesa di Santo Stefano, parte il percorso che risale la vallata giungendo alle cascate del Nardis dove oltre alla bellezza paesaggistica si possono ammirare le piattaforme delle teleferiche che da qui partivano per rifornire le zone in quota della Val Siniciaga e della Val Nardis. Proseguendo oltre il percorso si sovrappone per un tratto al Sentiero della Pace e giunge poi allo sbarramento di Fontanabona. Qui, a picco sul Sarca, ritroviamo la fortificazione Austro Ungarica dalla quale parte un lungo percorso di trinceramenti. Questo percorso è adatto anche ai meno esperti poiché non presenta grandi dislivelli.

Il secondo percorso invece è più impegnativo, visto che conduce dai 790 mt di Carisolo ai 2217 mt del Monte Stavel. Questo percorso è meglio conosciuto come la linea degli Honved, perché su questa linea del fronte erano distaccate le forze armate ungheresi (Honved in ungherese significa “difesa della Patria”). Questo sentiero percorre un tratto del sentiero delle cascate da Carisolo per poi salire, in località Scala di Bò, verso la Val Siniciaga con il sentiero SAT 215, fino a Malga Siniciaga. Di li il percorso vira verso la cima del Monte Stavel, il monte traforato, osservatorio privilegiato dell’esercito Austroungarico. Da qui infatti si ammirano in lunga sequenza il gruppo di Brenta, il Carè Alto, le Lobbie, il Mandron ed il gruppo della Presanella. Il rientro può avvenire attraverso Malga Germenega Bassa, da dove il sentiero 215 ci riconduce a valle.

 

 

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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