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26 Settembre 2025

Trentodoc Festival: tre giorni di bollicine, cultura e meraviglia

di: Loris Odorizzi

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Trento torna capitale delle bollicine di montagna. Con la quarta edizione del Trentodoc Festival, la città e le sue cantine aprono le porte a un lungo weekend che unisce vino, cucina, cultura e spettacolo. Una kermesse che non si limita a raccontare un prodotto d’eccellenza, ma che invita il pubblico a vivere un’esperienza immersiva fatta di degustazioni, dialoghi, musica e atmosfere autenticamente trentine.

Il brindisi inaugurale, ospitato nel suggestivo chiostro degli Agostiniani, ha segnato l’avvio ufficiale di una manifestazione che cresce anno dopo anno, confermandosi come uno degli appuntamenti più attesi del panorama enoturistico italiano.

Un’edizione da record

Se lo scorso anno erano stati circa 11mila i visitatori, per il 2025 l’obiettivo è alzare ancora l’asticella. Il programma conta ben 168 eventi, di cui 130 organizzati direttamente nelle cantine: degustazioni, laboratori, musica dal vivo e momenti conviviali che portano i visitatori a contatto diretto con i produttori.

Un festival diffuso, che accende non solo Trento ma anche i territori circostanti, in un intreccio di esperienze che spaziano dalla cultura al turismo, dall’enogastronomia alla sostenibilità.

«Il Trentodoc Festival è un contenitore che cresce in credibilità – ha sottolineato Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera e direttore artistico della manifestazione –. È un’occasione per accendere i riflettori sull’innovazione, ma anche per raccontare un territorio che ha saputo fare della qualità la sua cifra distintiva. Non è tempo di lamentarsi: oggi serve trovare nuove strade per comunicare e vendere il mondo meraviglioso del Trento Doc».

Giovani e turismo al centro

Uno degli obiettivi principali è attrarre un pubblico giovane e internazionale, con esperienze pensate non solo per gli appassionati esperti, ma anche per i curiosi che vogliono muovere i primi passi nel mondo delle bollicine.

«Ci aspettiamo tanti giovani e tanti visitatori dall’estero – ha detto Giulia Zanotelli, assessora provinciale all’Agricoltura –. Il nostro traguardo è far entrare il Trentino tra le prime cinque località italiane per l’enoturismo. Per raggiungerlo serve sinergia tra cantine, istituzioni e operatori turistici».

Zanotelli ha inoltre annunciato un bando provinciale per potenziare la qualità dell’accoglienza in cantina: spazi rinnovati, attrezzature adeguate e proposte pensate per rendere la degustazione un’esperienza completa.

Talk, spettacoli e show cooking

Il palinsesto intreccia vino, cultura e intrattenimento. I Wine Talks, guidati da Ferraro, ospiteranno il filosofo Telmo Pievani, che esplorerà il ruolo dell’altitudine nel bicchiere, e l’editorialista Riccardo Luna, che inviterà a riflettere su come l’intelligenza artificiale possa dialogare con il futuro del vino.

Non mancheranno le emozioni sul palco delle Sparkling Stories, con protagonisti come l’attore e doppiatore Francesco Pannofino, i musicisti Ghemon, Francesco Baccini e Saturnino, insieme alla scrittrice Ilaria Tuti.

Per i gourmet, i Cook Tales firmati dalla redazione di Cook offriranno show cooking e degustazioni con grandi chef come Riccardo Monco e Rossella Cerea, ambasciatori di una cucina che dialoga con le bollicine di montagna in un intreccio di sapori e creatività.

Un territorio che racconta se stesso

Il Trentodoc Festival non si esaurisce nei calici: è un racconto corale che attraversa piazze, bar, ristoranti ed enoteche di Trento e del territorio.

«Il festival unisce territorio, cultura e persone, il tutto espresso in un bicchiere – ha commentato Ilaria Dalle Nogare, vicepresidente di Trentino Marketing –. Ancora una volta il Trentino si presenta in Italia e all’estero come simbolo di eccellenza e qualità, grazie a un evento che mette in luce non solo le case spumantistiche, ma l’intero sistema dell’accoglienza».

La collaborazione con associazioni di categoria, albergatori e ristoratori consente infatti di creare un’atmosfera diffusa, che porta il pubblico a vivere il festival non solo nei luoghi istituzionali, ma anche nei locali e negli angoli più caratteristici della città.

Bollicine premiate nel mondo

Il 2025 ha segnato un traguardo storico: al Champagne & Sparkling Wine World Championships, le bollicine di montagna sono risultate le più premiate al mondo. Un riconoscimento che conferma l’eccellenza del metodo classico trentino, il primo in Italia ad aver ottenuto la D.O.C. oltre 120 anni fa.

Oggi il comparto conta 64 case spumantistiche e circa 220 etichette, ognuna con le proprie peculiarità ma accomunate da un unico denominatore: la qualità.

«Il premio internazionale è la dimostrazione dell’impegno dei nostri associati e del percorso di crescita intrapreso – ha sottolineato Stefano Fambri, presidente dell’Istituto Trento Doc –. Nonostante la vendemmia in corso, le cantine hanno scelto di aprire le porte e condividere la loro passione con il pubblico, offrendo 130 eventi che testimoniano entusiasmo e dedizione».

Un brindisi che è anche un messaggio

Il Trentodoc Festival non è solo un’occasione per degustare: è un invito a guardare al futuro con fiducia, a scoprire un territorio attraverso i suoi prodotti e a vivere esperienze autentiche.

Tre giorni che accendono Trento e il Trentino con un’atmosfera vibrante e conviviale, dove il vino diventa pretesto per parlare di cultura, di ospitalità, di paesaggi e di comunità.

Perché ogni calice di Trentodoc racchiude una storia di montagna, di uomini e donne che hanno fatto della qualità la propria cifra distintiva. E brindare al festival significa, in fondo, brindare al Trentino stesso.

Per informazioni e programma: https://www.trentodocfestival.it

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Loris Odorizzi

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