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1 Agosto 2016

Una passeggiata verso Castel Penede: l’antico custode del grande lago.

di: Alessandro Vaccari

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A vederlo da vicino sembra un grande saggio che pur vecchio ed acciaccato ancora veglia sul territorio di Nago e Torbole.

Si tratta dell’antico castello di Nago, Castel Penede, la cui storia è piuttosto suggestiva perché vissuta in secoli lontani.

Pare che la costruzione di questo maniero si datata attorno ai primissimi anni del 1200. Siamo nell’epoca del basso medioevo.

Il castello fa la guardia al passaggio tra la valle dell’Adige ed lago di Garda, proprio sopra la valletta di Santa Lucia, l’unica via di scambio e comunicazione tra due mondi divisi.

Il lago di Garda al tempo è già una via mercantile di scambio e l’unico passaggio tra la zona del lago e la zona a monte è rappresentato da questa piccola strada oggi conosciuta come strada delle galee.

Costruito grazie all’opera dei signori di Arco, fu sempre conteso tra varie autorità locali. Passò di volta in volta sotto il governo del principato vescovile di Trento, dei conti del Tirolo, del potere centrale imperiale asburgico, affidato perlopiù al controllo dei signori di Arco ma anche della famiglia Castelbarco. Nel 1438 per circa settant’anni vive la dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia, che grazie al controllo del territorio organizza l’impresa delle “Galeas per montes”. I veneziani devono infatti contrastare la salita dei longobardi dalla zona del basso lago e decidono di trasportare i loro barconi dal mar Adriatico fino al lago di Garda, risalendo prima il corso del fiume Adige e poi trasportando via terra le navi. Il tragitto passa appunto da Nago e da Torbole dove le galee vengono calate lungo l’unica via di comunicazione, la strada della valletta di Santa Lucia, sorvegliata dal Castello.

Tornando alle vicende di Castel Penede, il maniero viene investito dalle vicende relative alla guerra di Successione Spagnola che oppose la Francia dei Borbone all’Austria degli Asburgo. Saccheggiato e distrutto nel 1703 dai francesi capitanati dal generale Vendome, fu da allora abbandonato e cadde in rovina.

Oggi il Castello è un antico rudere che evoca antiche suggestioni, narrate anche da Dante che (pare) da qui ammirò il Lago di Garda descrivendo poi questo passaggio in una terzina del Purgatorio.

Una facile e rilassante passeggiata da Nago ci conduce in circa venti minuti al castello, da cui si gode di un paesaggio incantevole su Torbole e la zona alta del Lago di Garda.

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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