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11 Giugno 2018

Una sosta al Ristorante PONALE ALTO BELVEDERE

di: Alessandro Vaccari

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Considerato che la strada del Ponale era molto frequentata, gli avi di Bernardino Toniatti decisero di costruire una casa proprio alle “belvedere” del Ponale.
Per realizzare questa impresa si impegnò tutta la famiglia, ma solo uno di loro lasciò il paese, il Bortolo, rinunciando però all’eredità familiare. Si stabilì in questa nuova casa aprendovi un’osteria che ebbe buon successo. La relativa licenza fu rilasciata il 9 marzo 1900 a Toniatti Giuseppe di Bortolo.
Sul versante opposto della valle c’erano due cascate che dalla mezza costa scaricavano nel torrente Ponale una grande quantità di acqua incutendo un brivido ai visitatori.

I turisti, attratti da questo orrido, dimostrarono molto interesse a tale incanto, perciò il Toniatti, non tardò a costruire una stradina discendente fino ad uno spuntone di roccia da dove si poteva godere la più bella vista e qui vi costruì anche un belvedere. Per accedere allo spettacolo, dovevano però pagare un biglietto d’ingresso del valore di 20 centesimi che veniva rilasciato dall’apposito finestrino aperto nella seconda casa.

Oggi Francesca ed Emanuele hanno riportato in vita il “Ponale alto” I tanti viandanti possono approfittare di un’accoglienza casalinga e di alcuni piatti adatti ad un pubblico di sportivi.

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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