16 Ottobre 2013

119° CONGRESSO SAT – ALPINISMO, ESPLORAZIONE E LIBERTA’

di: Alessandro Vaccari

119° Congresso SAT

Alpinismo, Esplorazione e Libertà

Malè, 11 – 20 ottobre 2013

“Restituiamo alla montagna il suo fascino, restituiamo all’alpinismo la sua originale ricerca di libertà”.

Dopo 39 anni la SAT torna a Malè e vi torna per parlare di Alpinismo, esplorazione e libertà. Tre tematiche che nel corso della settimana verranno trattate con i linguaggi più diversi dalla musica al teatro, dalla comicità alle immagini e ai filmati.

Il tema del 119° Congresso Sat permetterà di ragionare su alcuni temi che in questi ultimi anni stanno interessando tutto il mondo alpinistico europeo, la Sat infatti non può mancare e così far sentire la propria voce su temi di forte attualità nel mondo della montagna.

“La nostra intenzione, intrapresa nell’ambito del Consiglio ancora lo scorso anno, è quella di inserirci in un dibattito più ampio, in cui si dibatte ormai da qualche anno in svariati convegni e seminari, e che ha dato vita all’Osservatorio per le Libertà in montagna.”

Al centro quindi l’alpinismo e le sue declinazioni più importanti, Alpinismo che è fortemente cambiato negli approcci, nei tempi, nelle visioni, nella ricerca di problemi, nelle scelte di soluzione. Alpinismo che deve fare i conti con una società che impone ritmi, che divora spazi, che annulla distanze, che perde memoria, che è affascinata dal no limits. Alpinismo che rischia di perdere la sua ragione d’essere se perde la voglia di scoprire e l’intima ricerca della libertà.

Esplorazione come quella che portò Johnn Ball, poco meno di 150 anni a salire da Molveno per valicare per primo la Bocca di Brenta. Esplorazione come futuro – per citare Kurt Diemberger – individuando nelle grandi traversate d’alta quota e nell’alpinismo esplorativo le prospettive per una ricerca che non può esaurirsi nelle sole prestazioni sportive che ormai non stupiscono più, tanto sono strabilianti ma subito superabili.

Ed infine il tema della Libertà, come espressione alta di chi sa mettere in gioco se stesso con la consapevolezza dei propri mezzi e con la conoscenza del terreno di sfida.

Libertà che va di pari passo con responsabilità, che cresce con essa, che si alimenta e si rinforza, libertà che porta a valutare rischi e determina scelte.

Libertà di esplorare, perché esistono spazi e percorsi che meritano di essere cercati ed individuati. Sono elementi sui quali l’uomo si è sempre confrontato, con esiti diversi, ma senza i quali la vita sarebbe meno ricca, la letteratura più povera, la geografia dell’emozione una piccola collina.

PROGRAMMA

Tre gli appuntamenti principali, con attenzione alla storia delle montagne, alla vita delle comunità che vi risiedono, ora con un pizzico di ironia, ora con curiosa attenzione.

– Venerdì 11 – La montagna in… cantata con il Coro del Noce Val di Sole, che all’interno di un concerto corale vuole rendere omaggio alla montagna e ai sui pionieri.

– Sabato 12 – Destinazione Libertà con Gruppo Giovanile Strade Aperte rappresentazione teatrale ad effetto delle prime salite (Presanella – Freschfield).

– Martedì 15 ottobre – Si slancian nel cielo spettacolo con Lucio Gardin; crediamo sia un modo nuovo di parlare di montagna coniugando esplorazione, canto e teatro in una maniera piacevole ma coerente e storicamente corretta.

 

Non mancano i temi prettamente alpinistici:

– Domenica 13 con Tamara Lunger, alpinista altoatesina che a 23 anni che è stata la donna più giovane a raggiungere la cima del Cho Oyu (8.201 m) e che ci presenterà La passione in me.

– Giovedì 17 con Simone Moro che ci presenterà Exposed to dreams film che illustra le sue esperienze in Himalaya come pilota di elicotteri per soccorso.

– Venerdì 18 con la serata di Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio, storici dell’alpinismo, che terranno una conferenza dal titolo Storia e aneddoti dell’esplorazione in Val di Sole.

– Avremmo anche spazio dedicato all’approfondimento ambientale con uscita sul territorio: una escursione in Val della Nana nel Parco Adamello-Brenta accompagnati da una Guardia Parco e Geologo, per approfondire il tema della Geologia della zona.

A contorno di tutte queste iniziative verranno anche allestite varie mostre dedicate al tema congressuale, da segnalare il coinvolgimento di una ventina di artisti locali che con vari temi allestiranno, in accordo con i commercianti di Malè altrettante vetrine; questo con l’intento, riuscito, di coinvolgere la popolazione a sentirsi parte attiva del Congresso.

 

DOCUMENTO FINALE

L’obiettivo che si vorrebbe perseguire con il Congresso è quello di arrivare a stilare un documento finale che rappresenti – per i soci Sat in particolare, ma anche per tutta la società civile – un nuovo modo di intendere le proprie e le altrui libertà, sia nel campo delle attività in montagna come pure nel vivere civile.

Per arrivare a questo è stata promossa una Tavola rotonda nel pomeriggio di venerdì 18, che avrà come relatori i rappresentanti dei diversi approcci alla montagna:

– Claudio Bassetti – Presidente SAT

– Alessandro Gogna – Accademico del CAI, alpinista e giornalista

– Sandro Rossi – Alpinista di Mezzocorona

– Luca Calzolari – Direttore responsabile della rivista del CAI “Montage 360”

– Martino Peterlongo – Presidente del Collegio Guide Alpine del Trentino

– Adriano Alimonta – Presidente del Soccorso Alpino Trentino

– Romano Stanchina – Servizio Turismo della Provincia Autonoma di Trento

– Carlo Ancona – Giudice del Tribunale di Trento

 

Con loro, in un dibattito intenso e coinvolgente, che porterà al cuore del Congresso si cercherà di dare risposta alle molte domande che si affollano nelle discussioni del popolo amante della montagna.

Il documento sarà presentato ai congressisti nella giornata conclusiva di domenica 20 ottobre.

“Missione civile di SAT è far conoscere il territorio e le montagne. Missione etica è sfidare modelli consumati e stereotipi per percorrerli con lo stesso spirito dei primi esploratori inglesi, di cui possiamo godere gli stessi scenari, e se non è fortuna questa, ma con la testa pronta a cogliere sfumature ed inventare. Inventare situazioni, percorsi, collegamenti, dando tempo al tempo e respiro alla mente. Uscendo dai miti della sicurezza a tutti i costi, che diventa vincolo e divieto e norma e legge, e dalla ricerca dell’eccesso, che diventa uso della montagna come scenario”.

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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