5 Febbraio 2024

A tutt’altezza: Rifugio Doss del Sabion

di: Nicole Paviglianiti

Con oltre cinquant’anni di esperienza nell’ospitalità e nella cucina tradizionale, il rifugio Doss del Sabion si conferma da sempre come un punto di riferimento per gli amanti dello sci e dell’escursionismo.

La sua storia inizia con l’apertura degli impianti di risalita di Pinzolo nel lontano 1969. Negli anni seguenti il rifugio subì delle modifiche e adattamenti per essere poi acquistato nel 2002 dagli attuali proprietari appartenenti alla società Zodiac.

Il rifugio Doss del Sabion è situato nella località alpina di Pinzolo ed affaccia sulla Val Rendena per poi raggiungere Madonna di Campiglio e Folgaria Marilleva abbracciando tutto il comprensorio sciistico della Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta. Il rifugio è un luogo di relax, calore e benessere in cui la filosofia del territorio montano si mescola con la modernità.

Si può raggiungere il Rifugio Doss del Sabion sia nella stagione invernale che estiva per godere di una vista incredibile su tutta la Valle Rendena, dove è  possibile osservare anche il Gruppo dell’Adamello (dal Carè Alto alla Presanella) e le pareti delle Dolomiti di Brenta sul versante opposto.

Il Rifugio, accessibile con gli impianti di risalita d’inverno, è un luogo ideale non solo per gli sciatori ma anche per coloro che amano la buona cucina o che semplicemente vogliono passare una giornata riposandosi e respirando l’aria pulita delle montagne.

Il Doss del Sabion si distingue ulteriormente come una meta rinomata per gli appassionati di parapendio i quali si recano per poter svolgere quest’attività adrenalinica!

di Trentino

 

Tra cime e sapori

Il rifugio Doss del Sabion ha l’obiettivo di portare ad alta quota un’ampia gamma di esperienze immersive pensate per soddisfare diverse esigenze. Il rifugio si diletta tra l’attenzione al benessere attraverso momenti di relax, ai laboratori culinari e di pasticceria, fino alle creazioni floreali.

L’Attic Restaurant presso il Doss del Sabion infatti propone un’esperienza culinaria e gastronomica di alta qualità per poter allietare chi ama e sa apprezzare i sapori autentici della cucina italiana e trentina. Il tutto immerso in un ambiente suggestivo costruito con ampie vetrate che regalano una vista panoramica spettacolare sulle vette circostanti.

Oltre un semplice rifugio

La peculiarità del rifugio consiste nella sua variazione dell’offerta. Difatti propone servizi che vanno dalla colazione, la quale si può gustare nel Panoramic Café, situato al piano inferiore del rifugio, all’aperitivo  nel pomeriggio presso il Lounge Cafè, alle serate dedicate all’Aprea ski, fino ad ospitare un evento o tenere un meeting. Tutti i servizi sanno sfruttare al meglio l’ ambiente rilassante che la struttura mette a disposizione, facendo leva sul potenziale estetico del luogo magico in cui il rifugio sorge.

di Montagne del Viaggio

 

Escursioni sul Doss del Sabion

Il Doss del Sabion permette un’escursione accattivante proponendo un sentiero ad anello nelle Dolomiti di Brenta, patrimonio Unesco, che inizia dalla cabinovia Prà Rodont da Pinzolo.

Arrivati in cima si potrà ammirare un incantevole panorama in quanto dall’alto si possono scorgere le Dolomiti di Brenta, il Gruppo della Presanella, per finire con la Val Rendena.

Per agevolare l’escursione sono stati inoltre installati degli impianti di risalita a “Prà Rodont” che rendono questo itinerario molto comodo ed accessibile.

DIREZIONI DA SEGUIRE

Come precedentemente illustrato percorrendo gli impianti di risalita di Pinzolo, si raggiungerà la stazione intermedia di Prà Rodont situata a 1550 metri di altitudine. Da qui, ci si potrà dirigere verso il prato tra la stazione intermedia e il Ristorante-Bar Prà Rodont, puntando alla traccia del sentiero 307 che brevemente risale il pendio della pista da sci.

Il percorso si addentra rapidamente nel bosco, passando accanto alla targa del sentiero 357b Tartarotti. Seguendo il sentiero che sale obliquamente a sinistra e dirigendosi verso il sentiero 357, si arriva, dopo circa 45 minuti, a Malga Bandalors (1630m), dove si trova una fontana rinfrescante e si può godere delle splendide viste sul Gruppo della Presanella.

Dalla malga, si prosegue lungo la stradina sterrata in piano e, dopo circa 200 metri, si supera un piccolo guado. Subito dopo, si abbandona la strada forestale per prendere il sentiero contrassegnato dal cartello Malga Movlina. Questo itinerario non catalogato SAT richiede attenzione, poiché alcune tracce possono trarre in inganno conducendo verso destra e rischiando di finire nel bosco.

In questo modo, si raggiunge il Passo del Gotro presso la Casetta della Pace, continuando poi sul sentiero 354 in direzione del Passo Bregn da L’Ors, che si trova a quota 1845 metri. Dal passo, si procede verso nord lungo il sentiero 357, che indica la Malga Cioca e il Doss del Sabion. Dopo un breve tratto, si raggiunge la dorsale est del Doss, continuando dritto sul sentiero che offre una vista sul sottostante Lago di Valagola.

Arrivati a una biforcazione, si prosegue verso sinistra per raggiungere il Doss del Sabion. Per ritornare al punto di partenza, basta scendere dalla cima seguendo la strada sterrata della pista da sci Doss del Sabion, seguendo il segnavia 357b con indicazioni Zapel, Malga Cioca, Pinzolo. In questo modo, si percorre la dorsale nord e si raggiungono le piste da sci Zona Zapel.

Si segue la pista in direzione nord, con indicazioni del sentiero 357 Malga Cioca. Continuando a scendere, si arriva alla Malga Cioca a quota 1730 metri. Da qui, si segue il sentiero lungo la pista Fosadei per tornare al punto di partenza.

di Campidoglio Dolomiti

 

INDICAZIONI AUTO

SS239 della Val Rendena in direzione nord (Madonna di Campiglio) fino a Pinzolo dove si lascia l’auto nell’ampio parcheggio delle Funivie di Pinzolo, situato al termine del paese.

INDICAZIONI PER LA SICUREZZA

  • Preparate il vostro itinerario
  • Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
  • Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
  • Consultate I bollettini metereologici
  • Partire da soli è più rischioso
  • Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
  • Non esitate ad affidarvi ad un professionista
  • Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
  • Non esitate a tornare sui vostri passi
  • In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
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AUTORE DEL POST:

Nicole Paviglianiti

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