11 Febbraio 2015

Birra di montagna e di qualità: il birrificio Bionoc

di: Alessandro Vaccari

Fabio e Nicola si definiscono il “Birrificio Artigianale delle Dolomiti”. Un birrificio, il Bionoc, sicuramente lontano dai prodotti industriali diffusi sul mercato ed attento alla qualità delle materie prime ed al processo di produzione, tanto da essere certificato “Green Way Primiero” come birrificio ecosostenibile.

La passione per la birra artigianale ha origine nel 2003 quando Fabio e Nicola frequentano un percorso chiamato l’Università della birra vicino Varese. Nel 2009, iniziano le prime produzioni ed i primi esperimenti. Quattro anni più tardi, nel 2013, il birrificio Bionoc apre ufficialmente i propri spazi in Primiero, all’ombra delle Pale di San Martino ed oggi è una piccola realtà artigianale che rappresenta alla perfezione la tipicità, la cura e la qualità dei prodotti del territorio.

La filosofia è produrre birra così come nasce, senza filtrare e senza pastorizzare e con rifermentazione in bottiglia. Sono sei i prodotti principali del birrificio: dalla Goldonale, chiara, secca, leggera, passando per la Staion, fresca e molto profumata, fino alla rossa Lipa ed alla bruna La Guana.

A Fabio e Nicola piace raccontare i loro prodotti e seguono con cura la filiera di produzione ad iniziare dalle materie prime. Nasce così il progetto BioLupo, una serie di esperimenti creativi che portano il birrificio Bionoc a stimolare la coltivazione di luppolo sul territorio trentino. Luppolo in Alto Garda ed in Valle dei Laghi, ma anche in Valsugana e nelle valli più montuose come la Val di Non e la Val di Fiemme: si tratta di zone climaticamente diverse tra loro e quindi diverso è anche il carattere che confluiscono al prodotto finale. Da novembre dello scorso anno, circa l’ottanta per cento del luppolo utilizzato dal Bionoc proviene dal Trentino, la metà del quale coltivato con tecniche biologiche.

Premiato a Cerevisia, il Festival delle birre artigianali trentine, come “Miglior birrificio Trentino” del 2014, Il Bionoc vanta anche l’attenzione di Slow Food che lo segnala nella “Guida alle birre d’Italia”.

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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