MONTE LUCO – LAUGENSPITZ, VERSANTE OVEST m 2434

Attività:

  • Difficoltá
  • Durata:
    ore
  • Lunghezza
    km
  • Dislivello
    m
  • Altitudine Massima
    m slm

Salita nelle splendide Maddalene Orientali – 21 agosto 2010
Proponiamo questa settimana una bellissima e facile escursione in una delle zone più spettacolari delle Maddalene: il Monte Luco – Laugenspitz m 2434 – . In passato abbiamo descritto la salita dal versante est, da Passo Palade, questa volta proponiamo la salita dal versante ovest partendo da Passo Castrin.

Monte Luco
Il Monte Luco è l’ultima elevazione orientale della Catena delle Maddalene. Sorge isolato tra il Passo Castrin e il Passo Palade, a nord la Val d’Ultimo – Ultental (Alto Adige) a sud le vaste estensioni dell’alta Val di Non. Le cime in realtà sono due, Luco Grande m 2434 e Luco Piccolo m 2297, in mezzo alle quali c’è un’incantevole conca con uno splendido laghetto: il Lago del Luco m 2180. Le salite possibili dai vari versanti non presentano difficoltà. Il panorama dalla cima è letteralmente grandioso e spazia dalle Dolomiti di Brenta alla Presanella, dalla Val d’Ultimo fino alle alpi ai confini con l’Austria, la Catena della Mendola, le Dolomiti, il Lagorai. Proponiamo un giro ad anello, con un’eventuale digressione, per i più allenati, che allunga il percorso rientrando da Malga Lauregno.

Percorso
Si lascia l’auto al parcheggio presso il tunnel sopra Proves, si raggiunge quindi in circa 20 minuti la bella Malga Castrin m 1813, di recente ristrutturata. Si prende a questo punto il sentiero Aldo Bonacossa n. 133 che si inoltra nel bosco salendo di quota con qualche tratto ripido ma senza alcuna difficoltà. In vista della larga dorsale il panorama si fa grandioso, con viste strepitose sulla Val d’Ultimo, verso le Dolomiti di Brenta e, verso ovest, la catena di cime delle Maddalene col Cornicolo e la Vedetta Alta. Raggiunta l’ampia e panoramica dorsale, caratterizzata da conche e avvallamenti con limpide pozze d’acqua, si prosegue verso la modesta elevazione del Luchet m 2162 (vedi anche ns. escursione invernale del 27/03/2010), che si costeggia a sud fino al bivio con il sentiero 8A.
Qui le possibilità sono due: proseguire per il sentiero Bonacossa che piega verso sudest per andare a prendere la dorsale con un largo giro, oppure prendere il sentiero diretto verso la cima, che noi suggeriamo. Ci si arrampica a zig zag senza difficoltà lungo il ripido costone, rimontando la splendida e aerea dorsale in prossimità della cima, che si raggiunge in circa 10 minuti.Il panorama a 360° è davvero entusiasmante. Per il ritorno si ritorna brevemente sui propri passi ma, anziché scendere per il sentiero dell’andata, si segue la dorsale in vista di un piccolo stagno, dove si intercetta il sentiero Bonacossa 133 che, con un lungo traversone, torna verso nord fino al bel Baito del Battista m 2100 circa (ricovero con tavolo e stufa però senza brande), dedicato alla memoria di Battista Janes.
Quindi si ritorna al bivio del sentiero 8A, dove si riprende il sentiero dell’andata. Volendo allungare il percorso, dai pressi del Luchet si abbandona il sentiero 133 per calare lungo la dorsale (senza sentieri ma solo tracce) verso Malga Manzara m 1899 (o di Monte Toro): di qui si scende per la forestale al fondovalle per prendere il sentiero n. 3 fino a Malga Lauregno m 1780, quindi si rientra al parcheggio per strada forestale oppure con il sentiero n. 26.

testi e foto di
Alessandro Ghezzer

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