1 Marzo 2022

Hammerhead Karoo 2, il GPS da ciclismo basato su Android OS

di: Luca Moschetta

In un mercato, come quello dei GPS per bici, dominato da pochi “fortissimi” brand, da qualche anno l’americana Hammerhead sta dando del filo da torcere, cercando di proporre un nuovo concetto di GPS da ciclismo smart.

Noi di Girovagando abbiamo avuto l’opportunità di testare in maniera approfondita il nuovo GPS da ciclismo della casa americana, l’innovativo Karoo 2.

Rivoluzione Android

Dopo averci provato con il primo modello, nel 2018, Hammerhead continua sulla propria strada proponendo l’evoluzione della serie che mantiene la caratteristica fondamentale, un sistema operativo Android based che si promette di rivoluzionare completamente il concetto di ciclocomputer a cui siamo stati abituati fino ad oggi.

La prima impressione quando apriamo il packaging è quella di trovarsi davanti ad un prodotto di una fascia alta, la cura per i dettagli è subito chiara fin dall’apertura della confezione: gli accessori sono presenti ed organizzati in maniera impeccabile e l’esperienza di unboxing è davvero appagante.

Unboxing e packaging

Diciamo che dal punto di vista estetico nulla è stato lasciato al caso e che rispetto ad altri competitor di brand più conosciuti, l’approccio al packaging è forse assimilabile ai prodotti consumer come smartphone o tablet più che ai prodotti tecnologici di categoria sportiva, che sono solitamente più minimali nel loro packaging.

Una volta aperta la confezione ci troviamo in bella vista il computer, Karoo 2, che si mostra subito in tutto il suo splendore e nelle sue “generose” dimensioni, e peso…

Contenuto della confezione:

Oltre al computer nella confezione troviamo:

  • Cavo USB type-C
  • Cordino di sicurezza
  • Tappo di riserva porta USB
  • Supporto originale Hammerhead
  • Adattatore per attacco supporto Garmin (idea geniale per chi ha 2 bici o per chi ha già un supporto montato e non vuole perdere troppo tempo)

La prova sul campo:

Il Karoo 2 si mostra fin dai primi utilizzi molto veloce nella navigazione e il fix del segnale GPS avviene nel giro di pochi secondi, anche in zone boschive o comunque coperte da vegetazione.

Nei nostri test abbiamo stressato a fondo la batteria collegando sensori di cadenza, fascia cardio e un Garmin Fenix 6X pro e mantenendo sempre attivo anche il collegamento bluetooth con lo smartphone.

Uno dei maggiori punti di forza di questo Karoo 2 è sicuramente lo schermo, che permette una leggibilità senza eguali, grazie alle dimensioni e soprattutto ad un contrasto davvero ottimo, anche quando pedaliamo in zone con forte illuminazione infatti, lo schermo risulta sempre perfettamente leggibile e definito e ci consente di avere sempre sotto controllo tutte le informazioni necessarie.

La durata della batteria, così come lo schermo, si è dimostrata all’altezza della situazione, su un percorso complessivo di oltre 100km, per una durata di circa 6:00h totali, siamo rientrati alla base con ancora un 54% di batteria residua (mantenendo sempre collegati tutti i sensori indicati sopra e con luminosità al massimo).

Nella nostra seconda prova invece abbiamo stressato maggiormente la batteria mantenendo il dispositivo attivo, seppure in pausa per quasi 3 ore, per una durata complessiva (vedi sotto) di quasi 9 ore, mantenendo sempre tutti i sensori collegati.

In questo caso, nonostante la lunghezza e la complessità del percorso (utilizzando anche la funzione “CLIMBER” di cui parliamo sotto) siamo tornati a casa con ancora un 46% di batteria residua.

Risultati davvero soddisfacenti se consideriamo che questo dispositivo integra una funzione di cartografia davvero performante per tutti coloro che vogliono cimentarsi su nuovi percorsi (gravel, MTB o road) ma anche e soprattutto se guardiamo al mondo dei ciclo viaggiatori, in costante aumento nel corso degli ultimi anni.

La modalità CLIMBER

Uno dei punti di forza del Karoo 2 è sicuramente lo sviluppo software che fa si che vengano rilasciati regolarmente update e aggiornamenti al sistema operativo Android based.

In uno degli ultimi aggiornamenti è stata inserita la cosiddetta modalità CLIMBER che strizza l’occhio a tutti coloro che vivono il ciclismo come uno sport di pura fatica 🙂

Attivando la suddetta modalità, ed avendo scaricato preventivamente le mappe offline del paese in cui ci troviamo, il GPS ci informa in real-time sulle strade che stiamo percorrendo e sulle salite in arrivo sul nostro percorso.

Grazie a questa modalità, che nel nostro ultimo test si è comportata davvero bene, possiamo sempre tenere sotto controllo il percorso e soprattutto, se stiamo percorrendo nuovi itinerari, dosare le nostre energie in maniera ponderata.

La modalità infatti, oltre a mostrare chilometraggio e dislivello mancante alla conclusione della salita, ci informa anche sul profilo altimetrico e sulle %pendenze delle varie sezioni che ci attendono, consentendoci di non andare mai fuori giri se siamo all’inizio del nostro tour o viceversa aprire il gas quando si tratta dell’ultima rampa prima del ritorno a casa 🙂

Conclusioni:

Nei nostri test l’Hammerhead Karoo 2 si è dimostrato un ottimo dispositivo per la sua fascia di prezzo e soprattutto considerando i suoi rivali diretti (parliamo principalmente di Garmin e Wahoo) un dispositivo che vale la pena di essere provato.

La qualità costruttiva ed in generale l’ecosistema costruito da Hammerhead garantiscono un’esperienza utente fluida e con pochi imprevisti. Gli aggiornamenti sono frequenti e molto veloci da installare, anche grazie ad un’antenna WI-FI molto performante. In generale la cura che Hammerhead riserva a questo prodotto fa si che l’utente si senta sempre “coccolato” e che le sue aspettative raramente siano disattese.

Contro:

Fra i contro non va sottovalutato ovviamente il prezzo, stiamo parlando di un dispositivo che esce ad un prezzo al pubblico intorno ai 400,00 € e che in quella fascia di prezzo, ma anche a 100,00 € in meno, trova una fitta concorrenza di dispositivi ad oggi esistenti sul mercato.

Per come siamo abituati noi (parlando della categoria ciclisti in maniera generica) ad utilizzare i GPS da ciclismo l’assenza di una vera e propria app proprietaria (esiste la companion app che di fatto serve semplicemente a connettere il device con il telefono) ci ha un po’ destabilizzato in un primo momento e questo per molti potrebbe risultare un punto a sfavore del device.

Proseguendo nell’utilizzo tuttavia è chiaro che un ulteriore app risulti quasi superflua per non dire ridondante, poichè di fatto ormai il 90% degli sportivi è strava-addicted e dunque non utilizza molte altre app per il tracking dei propri allenamenti.

L’ultimo appunto riguarda lo sportellino della presa USB Type-C che viene fornito completo di tappino rimovibile (e tappini di scorta inclusi nella confezione) che su un dispositivo di questa fascia di prezzo ci è sembrato un po’ una caduta di stile, si poteva sicuramente studiare una chiusura a “baionetta” o un sistema di isolamento waterproof più sicuro e soprattutto più pratico nell’utilizzo quotidiano (lo dimostra il fatto che abbiamo già smarrito il primo tappino fornito con il device :)).

 

 

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AUTORE DEL POST:

Luca Moschetta

Appassionato di ciclismo e montagna segue la comunicazione di Girovagando in Trentino insieme al team di WDStudio. Sempre alla ricerca di nuovi KOM su Strava.

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