29 Febbraio 2016

La Casolara: dai prodotti trentini ai presìdi Slow Food

di: Alessandro Vaccari

Ritorna questo fine settimana negli spazi di Trento fiere La Casolara, la Fiera che raccoglie le produzioni lattiero casearie italiane e trentine.
In questa diciottesima edizione saranno circa quaranta gli espositori che troverete in fiera sabato 5 e domenica 6 marzo dalle 10 alle 19.

La Fiera è un viaggio all’interno del gusto e dei sapori, con particolare riferimento a quelli trentini. Si parte dal formaggio e dai latticini ma si arriva a prodotti come il pane, i salumi fino alle linee cosmetiche ricavate dal latte di capra. La fiera vanta anche la partecipazione di alcuni presidi Slow Food come il Bagoss, un formaggio tipico della zona di Bagolino con zafferano nell’impasto, la Toma di Pecora Brigasca, la Casatella Trevigiana e la Grigio Alpina, la vacca alpina per eccellenza.
La tradizione della Casolara risale addirittura al XII secolo, con la “Dominica Casolarie”, la prima domenica di Quaresima, durante la quale si svolgeva l’omonima fiera . Il nome deriva dal latino “casarie”: luogo dove si fa il formaggio e “caseolaria”: l’ambiente adibito al deposito e alla stagionatura del formaggio.
Nel periodo della Quaresima era obbligatorio per il cristiano astenersi dal mangiare e macellare la carne. Quindi la fiera ” La Casolara” rappresentava l’unica possibilità per fare acquisti.
La fiera ebbe il suo massimo splendore nell’Ottocento: al commercio dei prodotti caseari venne affiancato quello di animali. La manifestazione era diventata la più importante manifestazione di primavera. Le fiere furono però messe al bando nel 1934. La tradizione interrotta è stata poi ripresa con l’attuale manifestazione.
Particolarmente interessanti sono le attività collaterali, un fitto programma di incontri per adulti e bambini. In entrambe le giornate si alterneranno aziende agricole e fattorie didattiche che presenteranno laboratori organizzati con prodotti locali: dai biscotti fatti con la farina gialla alla lavorazione della lana fino, ovviamente, ai laboratori di caseificazione e di lavorazione del miele.
Non mancheranno anche i momenti di svago con i laboratori creativi con i semi e con gli oggetti riciclati, cosi come i racconti di storie alpina nell’angolo morbido dedicato ai più piccoli.
A completare l’offerta, quattro ristoranti allestiranno menù a filiera corta dedicati alla Casolara: Osteria Cà dei Giosi, Ristorante Lusernarhof, Maso Villa Piccola e Albergo Miravalle prepareranno piatti della tradizione trentina come strangolapreti, canederlotti, tortel di patate, formaggi con funghi e polenta, utilizzando i prodotti del territorio trentino.

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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