10 Luglio 2014

La centrale idroelettrica di Santa Massenza apre al pubblico

di: Alessandro Vaccari

La proposta turistica della Valle dei Laghi si arricchisce quest’anno con una interessante novità. Dalla fine di maggio è infatti possibile visitare la centrale idroelettrica di Santa Massenza. I visitatori potranno scoprire il luogo dove le acque delle cime dell’Adamello si trasformano in elettricità per poi proseguire il loro percorso fino al Lago di Garda.

Tutti potranno conoscere e approfondire un’importante tradizione del Trentino: la produzione di energia idroelettrica. Il percorso di visita oltre all’imponente impianto in piena attività e alle tecnologie utilizzate mostrerà, grazie ad un allestimento completamente nuovo, con plastici animati e video multimediali, pezzi originali e pannelli illustrativi la storia, l’evoluzione e il futuro dell’elettricità pulita prodotta utilizzando l’acqua. Un’esperienza veramente unica, adatta agli adulti ma anche ai bambini, che ci permette di scoprire in maniera semplice ma di grande impatto emotivo i segreti dell’energia prodotta solo con l’acqua. Si scopre cosi, ad esempio, un complesso sistema di oltre 50 Km di canali, condotte e centrali che raccoglie l’acqua del fiume Sarca nel Trentino occidentale.

L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio, unico in Italia, che coinvolgerà in futuro anche altri impianti e altre vallate; si tratta di un circuito denominato “Hydrotour Dolomiti” volto a valorizzare e far conoscere gli impianti idroelettrici del Trentino e i territori che li circondano.

L’allestimento di Santa Massenza guiderà i visitatori alla scoperta della storia, dell’architettura, dell’ingegneria, della sostenibilità di un patrimonio che continua ad essere una caratteristica e una risorsa importante del Trentino.

La centrale, già in funzione dal 1952, è stata ufficialmente inaugurata il 23 ottobre 1955. L’impianto, all’epoca uno dei più potenti d’Europa e ancora oggi il più potente del Trentino-Alto Adige rientra in un più ampio e articolato sistema di opere idroelettriche che comprende anche le centrali di Torbole, Nembia, Toblino, Dro e Fies. Si tratta di un’opera straordinaria che ha richiesto un investimento di 30 miliardi di lire, 10 anni di lavori, 15 imprese, 8.000 uomini e più di 1 milione di giornate di lavoro per essere realizzata ma che ancora oggi è in grado di stupire per la complessità del progetto e le soluzioni tecniche adottate.

Un itinerario di visita inimmaginabile dall’esterno, in cui le emozioni non mancano: un esempio la spettacolare sala turbine, di oltre 150 mila metri cubi, che potrebbe contenere il Duomo di Milano ed è collocata in una caverna scavata alla profondità di 600 metri nelle viscere del monte Gaza, a cui si accede attraverso un tunnel lungo 400 metri.

Sarà possibile visitare la centrale partecipando alle visite guidate condotte da personale specializzato e conoscere le tecnologie applicate per la produzione di energia elettrica rinnovabile e rispettosa dell’ambiente. Le visite sono programmate dal lunedì al venerdì alle 15 e alle 17. Sabato e domenica si aggiungerà alle due visite del pomeriggio anche una visita con partenza alle 10.30 del mattino. Al di fuori degli orari programmati, invece, la centrale potrà essere visitata su prenotazione.

Info e tariffe sono disponibili sul sito www.hydrotourdolomiti.it o telefonando allo 0461.032486.

 

 

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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