27 Maggio 2022

La Commissione Scuole di Alpinismo di SAT: educazione e istruzione della montagna

di: Girovagando in Trentino

Nel 2020 sono stati 1.221 gli interventi svolti dal soccorso alpino nella provincia di Trento. Grazie a questi, 1.283 persone sono state portate in salvo. Numeri da record, che dimostrano come sempre più persone scelgano di frequentare la montagna. Le dinamiche degli incidenti (anche con conseguenze drammatiche) sono fra le più disparate, talvolta però all’origine degli infortuni c’è una scarsa preparazione. Infatti, prima di approcciarsi a una montagna, anche per una semplice escursione, è bene sapere a cosa si va incontro. A maggior ragione se si parla di arrampicata o scialpinismo.

È proprio per offrire un’adeguata preparazione che le scuole del Cai e della Sat propongono tanti corsi, estivi e invernali. Come spiega Diego Margoni istruttore scuola Prealpi trentine di Arco, in Trentino ci sono 8 scuole dislocate su tutto il territorio, qui si cominciano ad approcciare le prime manovre di corda, le legature, le manovre di messa in sicurezza dei compagni cordata e i primi movimenti di progressione. Per i più esperti invece sono pensati dei corsi ad hoc.

Si tratta di corsi di scialpinismo, alpinismo, arrampicata libera, roccia e alta montagna, più altri corsi dedicati alle scalate della cascate di ghiaccio. Molto apprezzati i corsi su ghiaccio in alta montagna. Come già anticipato questi corsi sono pensati sia per chi si approccia per la prima volta che per chi invece è già un esperto. Generalmente sono frequentati dai soci delle due associazioni alpine ma esistono forme di assicurazione giornaliere per chi non ha la tessera.

L’utenza è molto variegata. Se fino a 15-20 anni fa l’allievo era un alpinista che voleva evolvere la sua preparazione, oggi l’utenza è molto cambiata: si passa dall’allievo neofita, che non ha mai indossato un paio di scarpette da arrampicata o indossato gli sci, agli esperti che voglio perfezionare la tecnica. Insomma ce ne è per tutti i gusti. Paradossalmente queste attività hanno subito un nuovo impulso positivo durante la pandemia quando molte persone hanno deciso di approcciarsi alle attività all’aria aperta.

Una buona fetta di utenti sono ragazzi e ragazze che non trovano una compagnia a cui aggregarsi, così questi corsi diventano anche un’occasione per socializzare e fare nuove conoscenze, non solo tecniche. D’altra parte la passione per la montagna è soprattutto condivisione. “Lo scopo principale di questi corsi – sottolinea l’istruttore della scuola Prealpi trentine di Arco – è quello di dare agli allievi gli strumenti per essere autonomi, in base al proprio libello tecnico e atletico”.

Il 100% degli istruttori che continuano a lavorare nelle scuole trentine vengono dai corsi, cioè allievi che si appassionano all’attività e quindi proseguono l’iter dei corsi avanzati fino a diventare istruttori.

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