6 Agosto 2021

La Falesia Dimenticata e Dolomiti Open, la montagna per tutti

di: Girovagando in Trentino

Vi parliamo oggi della nostra ultima esperienza, vissuta questa volta ai piedi delle maestose Dolomiti di Brenta, dove abbiamo avuto occasione di conoscere più a fondo (e di tastare con mano) la Falesia Dimenticata. Il nostro cicerone della giornata è stato Simone Elmi, guida alpina e presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Dolomiti Open.

La Falesia è uno dei principali progetti presi in carico dalla sua associazione, portato avanti con dedizione da tutti i climber aderenti al gruppo e sostenuto anche da Montura, che ha deciso di unirsi alla causa fornendo un sostegno importante – come scopriremo più avanti.

Innanzitutto, chiediamo a Simone di raccontarci qualcosa di più su questo luogo magico, indubbiamente provvisto di una grande potenza estetica. La Falesia Dimenticata si trova a San Lorenzo Dorsino e rientra nel comprensorio turistico Dolomiti Paganella. La sua è una storia particolare e travagliata: nata sul finire degli anni ’80 (ovvero agli albori dell’arrampicata sportiva), poiché si trovava su una proprietà privata questa falesia fu chiusa e completamente schiodata all’inizio degli anni ‘90.

L’associazione Dolomiti Open ha deciso di acquistarla nel 2017, attraverso una raccolta fondi dal basso che è andata a coinvolgere tutti i climber della comunità, raggiungendo l’obiettivo previsto in poco più di un mese. Così si è proceduto con l’acquisto del terreno e l’avviamento del progetto di riqualificazione e rinascita dell’area.

E a ben guardare, l’entusiasmo suscitato da questa iniziativa pare motivato. La Falesia può vantare caratteristiche estetiche uniche: un possente conglomerato a buchi abbracciato da una rigogliosa distesa erbosa orizzontale, sul limitare della quale sgorga una sorgente d’acqua purissima. Si è deciso di procedere con il richiodaggio di quasi tutti i vecchi tiri, ripercorrendo fedelmente le traiettorie delle arrampicate degli anni ‘80. I lavori sono stati portati avanti con la responsabilità e l’impegno di mantenere viva la storia del luogo.

Con questo progetto non è stata donata nuova vita solo alla Falesia, ma anche a tutta l’area circostante, con una serie di ricadute positive sul territorio. I proprietari dei terreni vicini, prima abbandonati, hanno deciso di rimetterli in sesto restituendo alla zona il suo splendore originario. Sono sorte inoltre alcune attività economiche contigue alla Falesia, che prima di questa rinascita sarebbero state impensabili. Ad appena 200 metri dalla parete rocciosa, alcuni ragazzi hanno deciso di ristrutturare una vecchia baita per farne un bar affittacamere.

Il progetto coadiuvato da Dolomiti Open e Montura non si è limitato, però, alla ‘semplice’ rivitalizzazione di una parete da scalare. A partire dall’anno scorso – ed auspicabilmente per quelli a venire -, la bellezza di questa località verrà sfruttata anche per inscenare del vero e proprio teatro a cielo aperto. Ciò si è reso possibile con l’adesione di compagnie teatrali proponenti spettacoli indissolubilmente legati alla montagna e a tutto ciò che la riguarda.

Altra nobile iniziativa portata avanti dall’associazione è Brenta Open, un weekend all’anno interamente dedicato ai ragazzi con disabilità. In quest’occasione i partecipanti vengono accompagnati sulle maestose cime delle Dolomiti di Brenta per dimostrare che con il giusto approccio e consapevolezza persino le zone naturali che sembrano meno accessibili possono essere conquistate.

L’evento prevede anche un suggestivo concerto, gli Echi tra le Cime, con cui un gruppo di alpinisti musicisti viene a far risuonare la propria musica all’interno di questo incredibile anfiteatro naturale. Si tratta certamente di un’esperienza unica nel suo genere.

L’accesso alla Falesia Dimenticata è libero per tutti, come avviene in qualsiasi altra falesia. Open e Montura stanno spingendo molto, però, per i cosiddetti accessi equilibrati. È convinzione condivisa, infatti, che per vivere appieno questi luoghi naturali occorra una frequentazione contingentata e sostenibile.

Si è quindi deciso di lanciare, di comune accordo, un sistema di prenotazione – non obbligatoria e senza controllo alcuno – che consenta a chiunque lo desideri di controllare il numero di persone presenti in Falesia, prima di recarvisi. Per motivare le persone a prenotarsi, Montura ha garantito la possibilità di associare alla prenotazione un libro della sua collezione in omaggio, ritirabile presso i suoi punti vendita.

La missione comune all’associazione di Simone e al suo partner Montura è quella di veicolare lo sport in montagna come importante strumento di benessere personale, da praticare certamente con passione ed entusiasmo, ma anche con cognizione di causa e sempre nel pieno rispetto dell’ ambiente naturale che ci ospita.

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