26 Aprile 2024

Fondazione Museo Civico di Rovereto: un viaggio tra Scienza, Arte e Natura

di: Girovagando in Trentino

La Fondazione Museo Civico di Rovereto nasce 13 anni fa ereditando la storia e le funzioni di quella che era la Società Museo Civico creata nel lontano 1851 da illustri ricercatori e personaggi di spicco della cultura roveretana come Fortunato Zeni e l’allora sedicenne Paolo Orsi. Il Presidente Giovanni Laezza, ci presenta le attività della Fondazione Museo Civico.

La doppia anima del Museo Civico di Rovereto

La Fondazione Museo Civico di Rovereto gestisce due sedi in centro città che sono Palazzo Parolari e Palazzo Sichart. Mentre il primo ospita il Museo di Scienze e Archeologia, Palazzo Sichart è la sede del Museo della Cittá. Anche la gestione dell’Osservatorio astronomico del Monte Zugna e diversi giardini botanici dislocati sul territorio provinciale è stata affidata alla Fondazione MCR. Da anni, peraltro, il personale scientifico conduce le ricerche botaniche della sede di Brentonico.

Le attività della Fondazione Museo Civico di Rovereto

L’anima del Museo Civico è duplice: un team di scienziati di primo livello è impegnato giornalmente nello svolgere attività di ricerca nell’ambito delle Scienze Naturali ma non meno importante è l’obiettivo di divulgare quanto scoperto.

A tale scopo vengono allestite periodicamente delle mostre tematiche nelle sale dei museali. La Fondazione Museo Civico, inoltre, organizza degli eventi di richiamo internazionale come “RAM, Film Festival”. RAM nasce come rassegna di film a tema archeologico ma con gli anniha assunto le caratteristiche di un vero e proprio Festival dove si sviluppano i temi dell’archeologia e dell’antropologia intesa come storia dei popoli.

Gli eventi in corso

Alessandra Cattoi, responsabile della promozione del Museo Civico di Rovereto, ci illustra il programma degli eventi di questa stagione 2023-24. A Palazzo Parolari, fino al 30 giugno sarà possibile visitare la mostra “Mimetismi. In natura e nell’arte di Liu Bolin”. L’esposizione affronta il tema del mimetismo della natura vegetale o animale che si nasconde o camuffa per non esser predata o a scopi riproduttivi.

Si potranno ammirare anche alcuni animali, vivi, noti per le loro capacità mimetiche come il camaleonte. Anche l’Arte però talvolta sfrutta le potenzialità del mimetismo. In particolare al Museo di Scienze ed Archeologia sarà possibile ammirare le opere di Liu Bolin, un artista cinese che si avvale della tecnica del camouflage spesso impiegata per immortalare soggetti che si mimetizzato in contesti urbani o della vita di tutti i giorni.

Fino all’8 agosto sarà, invece, possibile ammirare oltre 70 opere del celebre artista trentino Roberto Iras Baldessari, provenienti dal Museo Civico, dal Mart ma anche da numerose collezioni private. La mostra “Baldessari futurista. Dall’astrattismo al dinamismo”” concentra la propria attenzione sul periodo futurista dell’artista che è decisamente poco noto. Di Iras Baldessari si è soliti apprezzare le incisioni o i numerosi panorami fra cui anche le vedute della Città della Quercia. La mostra di Palazzo Sichart presenta quindi un lato inedito dell’artista poliedrico che si ispirò al futurismo di Depero.

La Fondazione Museo Civico di Rovereto organizza numerosi eventi anche outdoor per grandi e piccini. Si consiglia dunque di consultare il sito www.fondazionemcr.it/ per rimanere sempre aggiornati sugli appuntamenti in programma.

Il Planetario di Rovereto

Completamente rinnovato di recente, il Planetario che sorge sul Monte Zugna è un vero gioiello da scoprire. L’Osservatorio è stato dotato di un percorso espositivo che parte da una struttura simile ad una navicella spaziale per poi avventurarsi nel sistema solare e persino oltre la nostra galassia. Grazie ad una postazione con 2 visori è poi possibile immergersi completamente nello spazio e nel cielo stellato.

La vera novità è però il proiettore digitale a tutta cupola, o full dome, che -come spiega l’astrofisica Martina De Maio- è una vera esclusiva per i planetari italiani ed europei. Si tratta infatti della medesima tecnologia che si trova allo Smithsonian Museum di Washington.

Questo proiettore di tipo digitale consente una visione immersiva e tridimensionale del cielo, del sistema solare e dell’universo. Il percorso guidato inizia con una proiezione tradizionale con la tecnologia optomeccanica (che fu la prima ad essere installata in Italia) per poi proseguire con un’esplorazione tridimensionale nel nostro sistema solare ed anche oltre. Sono stati strutturate proposte ludico-didattiche sia per i più piccoli (a partire dall’asilo nido) sia per studenti ed adulti.

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