21 Dicembre 2015

Quando i mercatini fanno rivivere i borghi storici: Rango, Canale e Quartinago

di: Alessandro Vaccari

Nel periodo natalizio si moltiplicano le proposte dei mercatini di Natale: da Borgo Valsugana a Tione, da Pergine a Levico fino ai due grandi centri di Trento e Rovereto, sono molte le possibilità di visitare questi pittoreschi mercati della tradizione alpina.

In alcuni casi però, dobbiamo dirlo, l’ambientazione è forse l’aspetto più caratterizzante dei mercatini: piccolo borghi che rivivono in questo periodo grazie a turisti e residenti che vengono accolti nelle corti, nei vòlti e nelle cantine dei paesi e non nelle classiche casette che siamo abituati a vedere in tanti mercatini.

E’ il caso di tre borghi molto conosciuti in Trentino: Rango di Bleggio, Canale di Tenno e Cimego.

Cimego o meglio Quartinago è un piccolo gioiello architettonico medioevale caratterizzato da scorci d’altri tempi e impreziosito da casa Marascalchi e dal palazzo della Contessa Rosa Antonini. Qui abbiamo fatto tappa con le nostre telecamere per mostrarvi come ogni portone, ogni cortile, ogni fienile del paese si riempia in questo periodo di turisti in visita agli espositori. Si trovano manufatti di tutti i tipi realizzati con diversi materiali, dalla ceramica al legno fino al rame. Numerosi sono inoltre gli espositori che offrono prodotti come miele, marmellate, lavorati a base di erbe officinali, nonché salumi ed altri prodotti locali.

Canale di Tenno è un borgo inserito tra i Borghi più belli d’Italia. Nelle cantine si trovano le bancarelle colorate, colme di prodotti tipici locali e di oggetti confezionati con passione da abili artigiani e hobbisti. La tradizione trova spazio anche in cucina, dove vengono riproposti i sapori genuini di quest’angolo di Trentino come la “carne salada e fasoi”, piatto tipico nato nel 1500. Il prossimo 26 dicembre il Borgo si animerà del presepe vivente che animerà la vie di questo piccolo ma incantevole paesello.

Rango, infine, è un piccolo borgo contadino scolpito nella montagna. Un magico pugno di case sapientemente conservate, stretti vicoli in salita, ampi androni, vecchie legnaie, cortili e porticati che si accendono delle luci del Natale e si popolano di bancarelle colme di prodotti tipici locali e delle meraviglie dell’artigianato locale. Sapori e profumi da gustare anche nelle osterie ai vòlt, con i piatti della cucina trentina: canederli e trippa in brodo, orzetto, polenta carbonera, formaggi e salumi locali, strudel, frittelle di mele e torta di noci.

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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