Val Campelle – Lagorai (giro medio)

Attività:

Trekking

  • Difficoltá
    Medio
  • Durata:
    8 ore
  • Lunghezza
    20 km
  • Dislivello
    900 m
  • Altitudine Massima
    2256m slm

Lago Montalon e Laghi Inferno

Chi ha detto che le escursioni in montagna si possono fare solo in estate e col bel tempo? Ogni stagione ha il suo fascino e il vero montanaro va con qualsiasi tempo, tutto l’anno. Vi proponiamo quindi 2 magnifiche escursioni nel Lagorai, e precisamente in Val Campelle.

Due escursioni in Val Campelle

Val Campelle è una laterale della Val Calamento, la valle principale, che da Borgo Valsugana sale fino a Passo Manghen a m 2047, nel cuore del Lagorai. L’accesso più comodo alla Val Campelle è da Strigno, seguendo le indicazioni per il Rifugio Crucolo e quindi per il Rifugio Carlettini m 1368 fino a Ponte Conseria m 1468, dove il segnale di divieto sbarra il passo alle auto.

Questa zona è il punto privilegiato per numerose e magnifiche escursioni in luoghi super-ameni e non eccessivamente frequentati. Quando arriva la neve, di qui partono le escursioni con gli sci o con le ciaspole. Come al solito, la cartina consigliata è la Kompass 626 doppia faccia, in scala 1:25.000, che copre praticamente tutto il Lagorai, dalla Valle dei Mocheni fin quasi a Passo Rolle.

La cartina è assolutamente necessaria (come sempre del resto), poiché i due itinerari proposti sono ad “anello” e piuttosto articolati. Non ci sono difficoltà di sorta, è richiesto solo un buon allenamento e sapersi orientare discretamente con la cartina. Non ci sono problemi per l’acqua, si trovano molti torrentelli per il rifornimento.

VAL CAMPELLE – LAGORAI (giro facile)

Giro del Montalon, Caldenave e Laghi Inferno

Le due escursioni che proponiamo sono abbastanza lunghe ma molto “remunerative”, ciascuna tocca 4 splendidi laghetti alpini, in scenari che cambiano continuamente: il Giro del Montalon (Lago Montalon, Lago Stellune, Laghi delle Buse Basse) e Caldenave e i Laghi Inferno (Laghi Inferno, Lago Nassere). In entrambi i casi la gita richiede un’intera giornata e un buon allenamento, per il resto non presentano difficoltà: il sentiero è facile e in genere abbastanza ben segnato. Non indichiamo tempi di percorrenza stretti, ciascuno li valuterà secondo il proprio passo, con l’aiuto dell’indispensabile cartina.

Descrizione escursione

Diciamo subito che questo è un percorso splendido ma piuttosto lungo, anzi quasi eterno :). Si tratta di un vero e proprio mini trekking di circa 20 km, da farsi in giornata, quindi adatto ad ottimi camminatori. Nessuno vieta comunque, avendo una tendina e un certo spirito d’avventura, di spezzare il percorso in due giornate campeggiando al Lago Montalon o al lago Stellune. Il campeggio libero è consentito a patto di levare le tende al mattino.

L’itinerario è facile, l’orientamento abbastanza intuitivo, il dislivello non durissimo anche se pur sempre di quasi 1000 metri. In compenso si attraversano dei paesaggi sicuramente tra i più belli del Lagorai, toccando ben quattro magnifici laghetti: il Lago di Montalon, presso la forcella omonima, il Lago delle Stellune, i due Laghetti delle Buse Basse vicino a Forcella Valsorda. Vista la lunghezza del percorso è opportuno partire molto presto al mattino, tenendo presente che nella stagione autunnale le ore-luce si riducono drasticamente e già verso le 18.30 inizia ad imbrunire.

Il segreto per fare queste “scalcagnate” senza soffrire troppo, almeno per chi scrive, oltre ad un buon allenamento beninteso, è quello di prendersela comoda. Quindi partire prima possibile, e poi andare a ritmo moderato in modo da diluire lo sforzo nell’arco di tutta la giornata, concedendosi molte soste o pause ristoratrici, mangerecce e non. E’ il modo migliore per andare in montagna, senza l’assillo dell’orologio: guardare i panorami, osservare flora e fauna, fare fotografie, soste-spuntino eccetera.

Nota bene: dal mese di ottobre in poi non vi è alcun punto d’appoggio in quota: l’unico sarebbe Malga Montalon, che però è chiusa in questo periodo, così come il rifugio Carlettini. Nulla di grave comunque, l’acqua si trova senza problemi con molti torrentelli e sorgenti lungo il cammino. Per il resto bisogna arrangiarsi.

 

Percorso escursione

Raggiunto il Rifugio Crucolo si prosegue in auto per altri 4 km circa in direzione del Rif. Carlettini, fino a sbucare in un’ampia piana, circa 1 km prima del rifugio. Qui una stradella scende sulla sinistra, indicazione segnavia 362, verso un gruppo di case, attraversa un torrentello e raggiunge Villa Buffa, con ampio parcheggio nei pressi. Si seguono i cartelli del sentiero 362, passando per la splendida Malga Montaletto, quindi nel bosco su sentiero facile che risale costeggiando le belle forre del Rio Montalon.

Dopo circa 2 km di salita moderata, la valle si apre in modo spettacolare, sullo sfondo troneggia la Pala del Becco m 2422, sul costone a destra la Malga Montalon che si raggiunge in breve dopo un tratto pianeggiante, quindi risalendo un costone erboso (circa h. 1,30 da Villa Buffa). Dalla malga, sempre per sentiero ben segnato, si rimontano successivi costoni fino allo splendido Lago Montalon in circa 30-40 minuti.

E’ un ottimo posto per la sosta pranzo, le marmotte si avvicinano fino a pochi metri per curiosare, facendo capolino tra grossi macigni. Poco distante dal lago c’è la forcella omonima, che permette di passare sul lato settentrionale della catena ed offre un grandioso panorama sulla Valle delle Stue, con le sovrastanti vette di Cimon Busa Grana m 2510 e Cima dell’Inferno m 2333. Dalla forcella si svolta a destra senza possibilità di sbagliare (cartelli), per segnavia 322, che prosegue in costa con leggeri saliscendi per circa 2 km, fino a che non si scorge circa 100 metri di dislivello più in basso, a sinistra, lo splendido Lago delle Stellune. Se si vuole scendere al lago non ci si deve far tentare da delle ingannevoli scorciatoie fuori sentiero, che attraversano in realtà faticosissime pietraie ricoperte di vegetazione: è preferibile proseguire fino al bivio con il sentiero 318 che sale dalla Val delle Stue. Anche il lago delle Stellune è un posto favoloso per piantarci la tenda.

Verso est la grandiosa Forcella Valsorda a m 2256, con numerosissime tracce di trinceramenti e ricoveri della Prima Guerra Mondiale, da dove inizia il rientro per segnavia 318. Conviene puntare direttamente ai bei Laghi delle Buse Basse per comodi prati con tracce, scendendo al primo laghetto visibile, poiché il sentiero si tiene distante verso nord. Qui giunti, ci si affaccia verso valle fino a scorgere il secondo e più grande lago, circa 50 metri più in basso. Qui bisogna fare un po’ di attenzione: subito a nord del lago bisogna andare a “recuperare” il sentiero 318 abbandonato sotto forcella Valsorda e scendere brevemente fino a quota 2086, sino a che non si incontra il bivio col segnavia 317 che piega decisamente verso sud e che ci permette di rientrare comodamente fino a Malga Valsorda Seconda m 1901.

Attenzione a non sbagliare il 317 perché qui la valle diventa impervia e sotto ci sono dei baratri notevoli dove sarebbe assai deplorevole infognarsi. Il sentiero comunque è ben tracciato e segnato di recente, quindi è quasi impossibile sbagliarlo, basta un po’ d’attenzione. Dopo una graduale discesa di un centinaio di metri, il sentiero procede in costa fino a sbucare sopra a Malga Valsorda Seconda. Qui si hanno due alternative: scendere per la comoda, ma eterna, strada forestale sterrata, oppure proseguire per il sentiero 317 nel bosco fino nel fondovalle e, traversato il torrente (ponticello), riprendere la forestale risparmiando quasi 2 km. Da Ponte Conseria si rientra all’auto per circa 3 km abbondanti di strada asfaltata, fino a raggiungere il punto di partenza a Villa Buffa.

testi e foto di Alessandro Ghezzer

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