22 Aprile 2022

Primavera in bici – Alcuni consigli utili

di: Luca Moschetta

La primavera è la stagione migliore per andare in bici?

Seguendo i nostri consigli lo sarà sicuramente 🙂

Le temperature iniziano gradualmente ad aumentare, le giornate si allungano, il sole inizia a scaldare e le nostre 2 ruote sono pronte a sfrecciare per strade e sentieri delle nostre città. Forse per i ciclisti navigati questi consigli sembreranno quasi scontati ma per tutti i novizi delle due ruote risulteranno preziosi per godersi questa splendida stagione di mezzo.

1. Come vestirsi per andare in primavera in bici?

Il tema dell’abbigliamento ritorna sempre in qualsiasi attività sportiva aerobica scegliamo di affrontare.
Sul mercato vengono lanciati ogni anno una quantità incalcolabile di nuovi brand di abbigliamento, tessuti, nuovi prodotti, accessori e oggettistica varia che, a quanto dice il marketing delle rispettive aziende produttrici, sarebbero assolutamente indispensabili per le nostre uscite.

Sorge quindi spontanea la domanda: A chi credere?
Che cosa è davvero indispensabile per un’uscita in bici in primavera?

Innanzitutto mai dimenticarsi della ormai leggendaria regola dei 3 strati, che abbiamo già ampiamente trattato nei nostri articoli sul trekking (che trovate qui e qui insieme agli amici di Montura).

Per i nuovi lettori ricapitoliamo velocemente, per ogni attività sportiva che preveda un minimo di movimento fisico il nostro consiglio (e non solo nostro 🙂 ) è quello di indossare 3 strati differenti:

  • 1. Strato intimo a contatto diretto con la pelle (base layer)
  • 2. Strato intermedio (mid layer)
  • 3. Strato esterno o guscio

Ogni strato ha un compito ben preciso necessario per garantirci il massimo comfort anche quando le temperature e il meteo sono variabili.

2. Cosa indossare per un giro in bici in primavera?

In questa stagione la cosa più importante di tutte è quella di azzeccare il giusto mix di vestiario per evitare di sudare e surriscaldarsi troppo all’inizio e successivamente rimanere umidi e infreddoliti per il resto della giornata.

Ora tu che stai leggendo questo articolo penserai “Grazie…che bel consiglio…e quindi?”, ebbene capita spesso di pensare di dover partire coperti e vestiti di tutto punto e di dover essere in una condizione di perfetto equilibrio termico fin dall’inizio del nostro giro e invece non c’è nulla di più sbagliato.

Ad eccezione dei ciclisti con e-bike, che per ovvi motivi fanno meno fatica e di conseguenza tendono a sudare meno, i ciclisti cosiddetti “muscolari” dovrebbero sempre partire per il giro in bici con una leggera sensazione di freddo poichè dopo pochi chilometri il nostro fisico inizierà a scaldarsi ed entreremo quindi in uno stato di “perfetto” benessere termico.

Ovviamente questo non significa uscire in canotta per un giro in bici a metà marzo quanto piuttosto trovare un giusto equilibrio che possiamo raggiungere anche grazie all’ausilio di alcuni accessori fondamentali per tutti i ciclisti.

(ecco riassunto in un’immagine tutto quello che non dovremmo fare per vestirci per un’uscita in bici…)

3. Quale abbigliamento?

Per vestirsi correttamente il nostro consiglio è quello di utilizzare i seguenti capi tecnici:

  • Strato intimo a contatto con la pelle (maniche corte o smanicato)
  • Calzini di media lunghezza (14 – 18 cm circa)
  • Pantaloni con fondello corti e annessi gambali (questi sono molto comodi perché se la giornata diventa più calda del previsto possiamo toglierli)
  • Maglietta a maniche corte con annessi manicotti (stesso discorso dei gambali)
  • Gilet smanicato antivento leggero (non imbottito ma perfetto per quelle giornate calde ma dove c’è ancora aria di primavera…)
  • Scaldacollo in tessuto leggero (non quello in neoprene per tentare l’ascesa al m.te Everest quanto piuttosto un modello intermedio che tenga bene al riparo la cervicale 🙂 )
  • Guanti lunghi leggeri (anche qui da non confondere con i guanti a 6 strati che usiamo per lo sci, basta un paio di guanti di media pesantezza da utilizzare a seconda del momento e del percorso di giornata)
  • Antivento a maniche lunghe attillato (per evitare l’effetto paracadute in discesa e soprattutto per non dissipare il calore del nostro corpo)

Nel caso degli e-biker e/o mountain biker che hanno a disposizione uno zaino, consigliamo anche un eventuale cambio di intimo, specialmente se il giro in programma prevede un buon dislivello.

Sempre a proposito di ciclisti con e-bike, come detto sopra, con le bici a pedalata assistita potrebbero fare meno fatica dei biker con bici muscolare, di conseguenza consigliamo uno strato esterno aggiuntivo da avere con se (una maglia a maniche lunghe e/o un buon antivento imbottito da sfruttare all’occorrenza).

Borse sottosella, un’ottima alternativa allo zaino

Con la moda del bikepacking sono tornate di gran moda le borse per bici da utilizzare sia in ambito strada/gravel che MTB.

A differenza dello zaino queste ci tengono la schiena libera da eventuali carichi pesanti consentendoci di pedalare con maggiore mobilità e soprattutto non ci fanno sudare durante le lunghe salite.

Nella stagione di mezzo della primavera si rivelano anche un ottimo bagaglio per portarci dietro cambi e abbigliamento necessario, qui sotto vedete 2 esempi di modelli in vendita su Amazon con prezzi a partire da circa 25,00 €.

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AUTORE DEL POST:

Luca Moschetta

Appassionato di ciclismo e montagna segue la comunicazione di Girovagando in Trentino insieme al team di WDStudio. Sempre alla ricerca di nuovi KOM su Strava.

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