25 Giugno 2014

L’Oasi WWF di Valtrigona, immersa nella biodiversità alpina

di: Alessandro Vaccari

L’Oasi WWF della Vatrigona si trova nel Trentino Orientale, nel Comune di Telve. Si tratta di una valletta laterale della Val Calamento, valle alpina che da Telve, in Valsugana, sale verso la catena del Lagorai per giungere Passo Manghen, da cui la strada scollina poi verso la Val di Fiemme.

L’oasi è un’area protetta di proprietà del WWF di 234 ettari, inclusi tra i 1600 ed i 2200 metri di quota, ed è l’unica Oasi WWf ubicata nell’area alpina.

Il percorso più semplice per raggiungere l’oasi ed il centro visitatori, inizia a Malga Valtrighetta, sulla strada della Val Calamento. Da li’ si segue il segnavia SAT n. 374, che porta a Malga Valtrigona (“sede” dell’oasi) in circa 30 minuti. Da qui partono poi altri sentieri che conducono in quota, verso il Lagorai.

E’ un’area ricchissima di biodiversità, sia di flora che di fauna, con alcune tipicità ottimamente preservate dallo staff del WWF.

L’accesso all’area è libero, a terra alcuni simboli del Panda WWf ci ricordano che stiamo entrando in area protetta, ma ovviamente sono rigide le regole che il WWF impone per il mantenimento di questa zona. Tra queste, è vietato di raccogliere qualsiasi tipo di piante fiori e funghi, è vietato uscire dal sentiero e quindi anche la pratica dello scialpinismo.

Il WWF, grazie ad un appassionato staff composto anche da molti volontari, si occupa di questi luoghi dalla fine degli anni ’90, quando inizio il recuperò delle strutture di Malga Valtrigona, che fino a qualche decennio prima servivano come vera malga per il pascolo.

Adesso, la struttura conta su un Centro Visitatori dove si accolgono gli escursionisti e le scolaresche che fanno attività. A disposizione di chi fa attività nell’oasi, anche la possibilità di pernottare per gruppi piuttosto numerosi, sia nel centro visitatori che nell’attigua struttura di appoggio logistico.

Tutto, manco a dirlo, è completamente sostenibile. Il centro è dotato di pannelli solari e di un sofisticato sistema di fitodepurazione. In pratica, le acque reflue, che comunque non contengono nessun tipo di agente inquinante (anche tutti i saponi utilizzati devono essere biodegradabili!) vengono convogliate in una fossa a valle, coperta da prato e fogliame. Qui si trovano alcuni tipi di piante che con la crescita si cibano dei batteri presenti, eliminandoli.

L’Oasi di Valtrigona svolge per tutta l’estate numerose attività didattiche rivolte alla famiglia, alla scoperta degli straordinari aspetti naturalistici dei questa valle nel cuore della grande catena del Lagorai.

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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