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9 Giugno 2025

Motovagando: Garda–Ledro–Tremalzo, un itinerario da scoprire in moto

di: Girovagando in Trentino

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Alla scoperta del Parco Grotta Cascata del Varone e della Val di Ledro: un itinerario fra natura e gusto

La nuova stagione di “Motovagando in Trentino“ inizia con un itinerario breve ma ricco di panorami spettacolari ad ogni curva grazie ai paesaggi naturali incontaminati fra laghi, cascate e corsi d’acqua.

Come ricorda il presidente dell’Apt Garda Dolomiti Silvio Rigatti, la primavera ed i periodi di bassa stagione sono i momenti ideali per visitare e scoprire il territorio del Garda Trentino e della Valle di Ledro così come la zona di Comano e la Val di Gresta. Il programma prevede la partenza da Riva del Garda in direzione Cascata del Varone, proseguendo per il Gorg d’Abis fino al Biotopo del Lago d’Ampola. Dal bacino d’acqua si sale fino a Passo Tremalzo per poi far ritorno a Riva del Garda.

Il Parco Grotta Cascata del Varone: un capolavoro della natura

A pochi chilometri da Riva del Garda si trova una delle attrazioni naturali più visitate della zona, il Parco della Cascata del Varone. Lasciate le moto nel parcheggio gratuito antistante all’ingresso del Parco, la comitiva di Motovagando in Trentino si appresta ad ammirare l’imponente salto d’acqua seguendo il percorso che si sviluppa su due livelli, uno inferiore a diretto contatto con la caduta d’acqua ed uno superiore attraverso una grotta artificiale scavata nelle roccia.

Lo sciabordio dell’acqua e le luci che valorizzano la bellezza dell’ambiente rendono questa esperienza immersiva ed unica. All’esterno seguendo il vivace corso dell’acqua, il curato giardino botanico del Parco mette in mostra le numerose varietà floreali autoctone regalando un tocco di colore e profumi ai visitatori del Parco. La segnaletica chiara e i punti panoramici rendono il percorso ancora più agevole e al contempo suggestivo. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito internet www.cascata-varone.com.

Sosta all’insegna dei sapori all’Hotel Ristorante Maggiorina

Terminata la visita alla Cascata del Varone, il gruppo di bikers capitanato da Claudio Chiarani si dirige verso il Comune di Ledro raggiungendo la località Bezzecca, celebre per la storica affermazione di Garibaldi “Obbedisco!” allorquando gli fu intimato di fermare l’avanzata verso il Tirolo.

Proprio qui sorge l’Hotel Ristorante Maggiorina, una struttura di recente ristrutturazione che oltre ad ospitare i turisti del territorio gardesano nelle proprie camere rinnovate, riserva un’accoglienza speciale anche ai motociclisti italiani e non (per info: www.albergomaggiorina.it). Il ristorante dell’hotel rappresenta, poi, una tappa ideale per soddisfare l’appetito gustando i piatti tipici della zona. Oltre ai classici primi come i gnocchi di patate, gli spaghetti al tonno o conditi con aglio e olio, è possibile gustare anche secondi di mare come il pesce spada.

Vero fiore all’occhiello della cucina gestita da Valeria Spagnolli sono, però, gli gnocchi di Boemia. Si tratta di un pane lievitato che prevede l’aggiunta di uova e zucchero e che viene poi cotto al vapore dopo aver suddiviso l’impasto in porzioni di forma tondeggiante. Gli gnocchi di Boemia possono essere serviti in modo tradizionale con burro fuso e una spolverata di zucchero e cannella, oppure nelle versioni ancor più golose con cioccolato e granella di nocciole o ricoperti con una crema di pistacchio e cioccolato bianco.

Non è raro infatti che nella cucina ledrense si ritrovino delle ricette boeme in quanto durante la Prima Guerra Mondiale le popolazioni locali vennero esiliati, come nonna Maggiorina, proprio in Boemia. Dopo la pausa gourmet, il gruppo di Motovagando torna in sella, direzione Gorg d’Abis.

Il Gorg d’Abis e la bellezza di un sentiero alla portata di tutti

Lasciata Bezzecca, dopo pochi tornanti, si raggiunge la frazione del comune di Ledro di Tiarno di Sotto dove è possibile ammirare un’altra cascata, più piccola rispetto a quella del Varone ma altrettanto maestosa. Parcheggiate le moto nei pressi di un mulino ad acqua da poco ristrutturato, i motociclisti intraprendono un agevole sentiero pianeggiante ombreggiato dalle rocce e circondato da fiori di campo. Dopo qualche centinaio di metri si giunge al Gorg d’Abis ovvero “Il vortice dell’Abisso”.

Il nome potrebbe intimidire il visitatore ma al contrario qui troverà uno spettacolo della natura creato dal lavorio incessante delle acque del Massangla. Il torrente erodendo le rocce ha creato una forra dove vi si getta creando uno straordinario salto d’acqua. Una passeggiata che può esser praticata da chiunque, basta dotarsi di un paio di scarpe comode ed una giacca per le giornate meno calde. La carovana di “Motovagando” riprende l’itinerario dirigendosi ora al Biotopo del Lago d’Ampola.

Uno specchio d’acqua da scoprire: il Biotopo del Lago d’Ampola

Il Lago d’Ampola è una delle perle naturalistiche dell’Alto Garda Trentino: una tappa d’obbligo anche per i motociclisti che, interrompendo il ritmo serrato della marcia, possono approfittare di una sosta rigenerante a contatto con la natura incontaminata. Lasciate le moto nel comodo parcheggio ombreggiato davanti al sito naturalistico, il gruppo si concede un breve ma rilassante giro del lago.

Lo specchio d’acqua con i canneti, le torbiere e le zone d’acqua bassa costituisce l’habitat ideale per molte specie animali, rendendolo un patrimonio di biodiversità per la flora e la fauna che lo popolano. Grazie ad una passerella in legno e a pannelli informativi chiari ed esaustivi si può scoprire un ambiente unico e comprendere l’ecosistema del laghetto naturale.

Passo Tremalzo: il paradiso del volo libero

Dal Lago d’Ampola si fa quindi rotta verso Passo Tremalzo. La strada presenta un asfalto non omogeneo e richiede una particolare cautela nella guida soprattutto da parte dei motociclisti ma ogni criticità del percorso vale ampiamente la vista panoramica e la scenografia naturale che si può ammirare arrivati al Passo. Questa zona, a confine fra le province di Trento e Brescia, è molto apprezzata, infatti, anche dagli amanti del parapendio e del volo libero.

Chi vuole recuperare le energie può contare su una sosta al Rifugio Garda e soffermarsi a contemplare la vista mozzafiato con la cima del Carè Alto e le montagne attorno, ancora innevate. Per i nostri bikers è giunta ora di rientrare a Riva del Garda, non prima però di aver fatto una golosa merenda alla nuovissima Osteria Cima Campi.

I sapori trentini dell’Osteria Cima Campi

Una volta attraversato il Tunnel dell’Agnese, dopo un paio di tornanti si notano sulla destra le indicazioni per la frazione Biacesa di Ledro dove è stata da poco inaugurata l’Osteria Cima Campi. Il nuovo locale tipico dispone di 50 coperti esterni e altrettanti 50 posti nelle fresche sale interne.

La titolare Giorgia Mastagni propone i piatti più tipici della tradizione culinaria trentina dalla polenta ai canederli sino ai gusti semplici dei taglieri di salumi e formaggi trentina. Buona cucina e un servizio accurato e cortese attende chiunque sia alla ricerca di un ristorante genuina a pochi chilometri da Riva.

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