31 Luglio 2024
di: Girovagando in Trentino
Per gli appassionati delle alte vette, in Val di Fassa, c’è una grande novità che permetterà di ammirare ancor meglio il paesaggio spettacolare di una delle cime dolomitiche più famose. La guida alpina Oswald Santin ci illustra il nuovo sentiero messo a punto per la stagione estiva 2024.
Il Sass Pordoi è una montagna, alta ben 2950 m, che ha contribuito a rendere celebre la straordinaria bellezza delle Dolomiti ma soprattutto è un sito importante per le vicende storiche della Grande Guerra e per le imprese sportive. Da quest’estate è possibile percorrere un nuovo sentiero che riserva emozionanti scorci fra cielo e vette: il Lunar Tour.
Santin spiega che la denominazione del nuovo percorso si deve proprio alla particolare natura del Gruppo del Sella e del Sass Pordoi in particolare: sono, infatti, molte le persone che proprio per l’assenza di vegetazione, i colori delle rocce e la loro morfologia percepiscono, lassù a quasi 3000 m la sensazione di trovarsi su una superficie lunare.
Il Lunar Tour è stato ideato circa 4/5 anni fa e congiunge due punti ben noti a chi conosce queste cime ovvero la croce, che si vede anche a valle, con la cosiddetta Terrazza delle Dolomiti, un belvedere mozzafiato, tappa fissa degli escursionisti. Insieme ad Andrea Zanet, caposervizio della Funivia Sass Pordoi, andiamo, quindi a scoprire le peculiarità della nuova attrazione per gli amanti delle Dolomiti.
Il sentiero è facilmente raggiungibile tramite la funivia che porta in soli 4 minuti dal Passo Pordoi alla vetta omonima. L’itinerario inizia direttamente all’arrivo dell’impianto di risalita, ha una lunghezza totale di 1300 m con una minima pendenza. Non presenta grandi difficoltà e può essere percorso anche da persone con mobilità ridotta. Lungo il tragitto si può godere di diversi scorci e vedute sulle maestose cime dell’Altopiano del Sella.
Info su: www.valdifassalift.it
Come ribadisce Zanet, per realizzare questo sentiero ci sono voluti ben 3 anni. Infatti gli addetti ai lavori hanno dovuto affrontare e risolvere alcune asperità come, ad esempio, il trasporto dei mezzi e dei materiali in quota. Il sottofondo del percorso è composto da materiale di risulta del bacino idrico sottostante e tutte le pietre ed i sassi che delimitano il camminamento sono state recuperate direttamente in loco.
Un’altra difficoltà riscontrata durante i lavori riguarda il tempo a disposizione per eseguire la costruzione il sentiero. La finestra temporale utile è stata veramente ridotta in quanto l’anno scorso, ad esempio, la neve si è sciolta oltre la metà di giugno e poi si è potuto proseguire solo fino ad ottobre perché poi congela il terreno.
Infine si è voluto preservare la tranquillità e la pace degli escursionisti che avevano diritto a godersi la propria passeggiata ed il paesaggio senza trovarsi nel bel mezzo di un cantiere. Per queste ragioni per inaugurare il sentiero ci sono voluti 3 anni ma sicuramente ora c’è un motivo in più per salire in quota e ammirare il Sass Pordoi.